TERAMO – Il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha varato la nuova giunta. Otto assessori, uno in meno rispetto alla giunta varata appena due mesi fa. Tutti confermati tranne Silvio Antonini di Futuro In. Restano al loro posto i tre "gattiani" di "Futuro In" Franco Fracassa, Eva Guardiani e Caterina Provvisiero; i due "tancrediani" di "Alternativa Popolare" Mario Cozzi e Valeria Misticoni; un assessore a testa per i gruppi consiliari di Forza Italia, con Mirella Marchese, Teramo Soprattutto, con Alfonso Dodo Di Sabatino Martina e la civica del sindaco, Insieme per Te, con Roberto Canzio. Con questa giunta, secondo i rumors, dovrebbero essere recuperate le posizioni critiche di almeno due dei tre dissidenti di maggioranza (Mimmo Sbraccia e Vincenzo Falasca, con Alfredo Caccioni in forse). Se la crisi è stata definitivamente risolta o meno lo si comprenderà al primo voto utile in cui al sindaco è richiesta la maggioranza qualificata (almeno 17 alzate di mano). Questa la dichiarazione del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi nell’annunciare la nuova formazione del suo esecutivo: «La città ha bisogno di una amministrazione che lavori con determinazione e con serenità. Ieri sera, dopo estenuanti riunioni di maggioranza ed incontri con le varie liste, ho chiesto fiducia alla maggioranza e soprattutto mani libere per quanto concerne la composizione della Giunta. In queste settimane, troppe volte si è parlato di numeri nell’esecutivo come se fosse questa la soluzione di tutti i problemi della nostra città. Io, ovviamente, ho sempre ritenuto che non stesse nella quantità del numero di componenti dell’esecutivo, la capacità di un’amministrazione di risolvere i problemi. Ho ritenuto che in questo momento storico fosse necessaria una “forza lavoro” giusta per affrontare i tanti temi che il terremoto ci pone. Ecco perché avevo scelto una Giunta con nove assessorati. Evidentemente questa soluzione ha determinato la crisi politica che ho dovuto affrontare. Ho fatto tutto ciò che era nelle mie corde per evitare il commissariamento e credo alla fine di esserci riuscito. Si è parlato di volta in volta di Giunta a sei, a sette.. ma anche queste soluzioni numeriche non trovavano il consenso della maggioranza; e allora decido io, non tenendo conto del cosiddetto "manuale Cencelli". Sempre considerando però – così come detto dal consigliere Falasca – di essere un’unica squadra, obiettivo che io proverò a perseguire quotidianamente per arrivare a fine consigliatura. Alla luce di queste motivazioni, ho deciso che l’esecutivo sarà di otto assessori così come lo era nell’ultimo rimpasto. Ritengo in tal modo di costruire un esecutivo che possa e sappia dare le risposte necessarie alle esigenze del territorio. Un ringraziamento all’assessore Antonini per il lavoro svolto, seppure in un breve periodo. Tengo a precisare che Silvio Antonini era stato il primo a rendersi disponibile a fare un passo indietro per assicurare la stabilità e la serena prosecuzione della consigliatura. Pertanto le motivazioni che mi hanno portato a fare questa scelta, non hanno nulla a che fare con le capacità umane, professionali e politiche dell’amico Silvio, il cui impegno andrà valorizzato in futuro nell’interesse della comunità. Ora tocca a noi mostrare sul campo, di essere degni del ruolo assunto; e questo attraverso il lavoro, la dedizione e la forza dei nostri convincimenti».
ECCO LE DELEGHE Le Deleghe sostanzialmente restano le stesse tranne il ruolo di vice sindaco che da Mirella Marchese torna a Dodo Di sabatino Martina. La gestione dello sportello unico Suap/Sue dalla Mistconi passa invece a Roberto Canzio. Le deleghe dell’ex assessore Antonino (Sicurezza urbana, la tutela della sicurezza della città e del decoro urbano Polizia Municipale) passano tra le competenze di Franco Fracassa. Restano, invece, al sindaco la Pianificazione strategica, i rapporti con l’università e con le amministrazioni e gli organi dello Stato; la comunicazione istituzionale; i rapporti con il Consiglio Comunale e il turismo ed eventi.